Star Adventurer contro EAGLE CORE kit: astrofotografia con reflex digitali
Star Adventurer e EAGLE CORE kit consentono di inseguire il moto apparente in cielo degli astri e, se avete una reflex digitale, vi consentono di fotografare con lunghe esposizioni oggetti deboli come galassie, nebulose o ammassi stellari. Ma quanto lunghe? Infatti più lungo è il tempo di posa che la nostra strumentazione ci consentirà di effettuare, più “profonde” saranno le nostre foto e meglio registreremo gli oggetti deboli. Abbiamo quindi messo a confronto sul campo lo Star Adventurer e EAGLE CORE evidenziando i vantaggi e gli svantaggi di ogni soluzione utilizzando una reflex Nikon D750 con teleobiettivo Nikon AF-S 70-200mm f/2.8 G ED VR per fotografare.
Le reflex digitali hanno rivoluzionato l’astrofotografia digitale e ora, grazie alla eccezionale evoluzione tecnologica dei sensori e dei processori di immagini, consentono di effettuare anche esposizioni molto lunghe con sensibilità ISO elevate mantenendo un rumore di fondo decisamente contenuto. Quindi sono la scelta perfetta anche per chi vuole fare astrofotografia a lunga posa ma senza andare verso la complessità delle camere CCD raffreddate per astronomia (che comunque offrono prestazioni ancora superiori). Ma la camera non basta: infatti, per inseguire il moto apparente degli oggetti in cielo, non basta il normale treppiede fotografico ed è necessario dotarsi di un apposito strumento. Gli astrofili con i propri telescopi utilizzano da sempre le montature equatoriali ma, a partire da qualche anno, vengono usati anche gli “inseguitori stellari” tra cui il più famoso è lo Star Adventurer di SkyWatcher. Essenzialmente un inseguitore stellare funziona come una montatura equatoriale ma:
1) l’inseguitore stellare si installa su un normale treppiede fotografico, è piccolo e leggero quindi è più facile da trasportare. Però ha una capacità di carico decisamente inferiore rispetto a quella di una vera montatura equatoriale. Questo generalmente significa che è possibile installare reflex digitali con teleobiettivi ma difficilmente telescopi (se non quelli particolarmente compatti e leggeri).
2) la montatura equatoriale è più grande e pesante ma anche più stabile, quindi consente di sostenere non solo veri e propri telescopi ma anche i più pesanti teleobiettivi con le reflex digitali. Per contro sono più difficili da trasportare anche se esistono modelli compatti e apposite borse per rendere più agevole il trasporto.
3) un inseguitore stellare ha solitamente il motore in un solo asse (quello di AR) mentre la montatura equatoriale può essere motorizzata in entrambi gli assi (AR e DEC) e può presentare anche una porta autoguida ST4. Quindi la montatura equatoriale può essere dotata di un sistema di autoguida che consente di correggere il normale errore di inseguimento delle montature equatoriali. Anche lo Star Adventurer ha una porta autoguida ma, avendo solo il motore di Ascensione Retta, l’autoguida funziona solo in questo asse e non riesce a correggere perfettamente gli errori di inseguimento (che avvengono ovviamente anche nell’asse di Declinazione).
4) le montature equatoriali, specialmente se computerizzate, hanno un costo maggiore rispetto allo Star Adventurer ma dispongono di funzionalità avanzate come il puntamento automatico di un database integrato di moltissimi oggetti (ad esempio le montature equatoriali SkyWatcher hanno un database di più di 40000 oggetti). Questo consente di puntare automaticamente gli oggetti che vogliamo fotografare mentre con un inseguitore stellare è necessario puntarli manualmente e quindi conoscerne perfettamente la posizione in cielo.
Per confrontare le prestazioni sul campo di Star Adventurer e EAGLE CORE ci siamo recati in uno dei posti più belli al mondo, le Tre Cime di Lavaredo nelle Dolomiti portando con noi uno Star Adventurer installato su un solido treppiede fotografico con la testa equatoriale dedicata allo Star Adventurer (che consente di effettuare un preciso allineamento polare) e il EAGLE CORE kit completo con montatura equatoriale SkyWatcher EQ5.
Entrambi lo Star Adventurer e il kit EAGLE CORE sono molto più trasportabili rispetto ad un classico telescopio quindi, dotati di apposite borse di trasporto di Geoptik, abbiamo potuto camminare sul sentiero che collega il rifugio Auronzo (dove abbiamo lasciato la macchina) fino alla Forcella Lavaredo che abbiamo raggiunto in circa 1 ora. Quindi abbiamo preparato entrambi gli strumenti e atteso il crepuscolo astronomico per iniziare a scattare. E’ vero che questi non sono strumenti MOLTO compatti ma si sono dimostrati facilmente trasportabili consentendoci di raggiungere posti fantastici e con pochissimo inquinamento luminoso.
Abbiamo iniziato il nostro test effettuando un allineamento polare più accurato possibile dello Star Adventurer anche grazie alla apposita testa equatoriale dedicata. Abbiamo quindi installato sullo StarAdventurer la camera Nikon D750 con teleobiettivo Nikon AF-S 70-200mm f/2.8 G ED VR (impostato a 200mm f/4) e cominciato a fotografare puntando la stella Alkaid nella costellazione dell’Orsa Maggiore (al centro nella foto, in alto a destra si vede la galassia M51, a sinistra la galassia M101). Il nostro Star Adventurer ci ha consentito di effettuare fino a 2 minuti di posa, l’immagine ripresa esponendo 3 minuti mostra le stelle chiaramente mosse (immagine sotto).
Abbiamo quindi installato la Nikon D750 con teleobiettivo Nikon AF-S 70-200mm f/2.8 G ED VR (sempre impostato a 200mm f/4) sulla montatura EQ5 SynScan con il kit EAGLE CORE e abbiamo effettuato una serie di esposizioni più lunghe. Il sistema di autoguida integrato consente a EAGLE CORE di correggere automaticamente gli errori di guida. Grazie a questo sistema è possibile non solo effettuare pose più lunghe ma anche riprendere una sequenza di molte fotografie che quindi potranno essere sommate in fase di elaborazione. In questo modo è possibile fotografare oggetti molto deboli e, per questo, abbiamo voluto riprendere l’intera Nebulosa Velo nel Cigno, fruttando anche il grande sensore Full Frame (36 x 24mm) della Nikon D750. Abbiamo registrato 6 immagini da 5 minuti ciascuna, quindi le abbiamo sommate per ottenere il risultato sotto. Come potete vedere dall’area ingrandita, l’inseguimento è perfetto e le stelle risultano perfettamente puntiformi.
Lo Star Adventurer di SkyWatcher è sicuramente lo strumento più trasportabile che è possibile trovare ed usare per l’astrofotografia a lunga posa ma è anche limitato nella lunghezza delle pose che è possibile riprendere e nel peso (macchina fotografica + teleobiettivo) che è possibile sostenere. EAGLE CORE insieme ad una compatta montatura equatoriale è meno trasportabile rispetto ad uno Star Adventurer ma offre una precisione di inseguimento molto elevata, pari a quella ottenibile da un vero e proprio telescopio per astrofotografia. Inoltre l’utilizzo di una montatura equatoriale computerizzata rende molto semplice il puntamento degli oggetti da fotografare che può essere fatto anche collegando EAGLE CORE alla montatura e utilizzando l’app SkySafari per puntare gli oggetti dal proprio smartphone o tablet. Con lo Star Adventurer il puntamento (e la messa a fuoco dell’immagine) risultano decisamente più complicati e ci siamo spesso ritrovati distesi per terra a cercare di puntare l’oggetto in cielo!
EAGLE CORE, ad un prezzo maggiore rispetto ad uno Star Adventurer, offre pertanto prestazioni superiori ed è quindi indicato non solo per chi cerca un sistema fotografico senza alcuna limitazione ma anche a chi ha già uno Star Adventurer e che vuole fotografare con risultati ancora migliori!